luogo di incontro per chi, come me, desidera dare un contributo per la Sirmione del futuro
Ponte pedonale
Proposta per realizzare un secondo accesso pedonale a Sirmione
Come buona parte delle opere presentate nelle precedenti puntate, anche Piazza Carducci e l’eventuale secondo accesso al Centro Storico di Sirmione sono stati oggetto, negli ultimi cinquant’anni, di numerose proposte di intervento, di cui riassumo velocemente la storia, per quanto di mia conoscenza.
Proposta Ingg. Vavassori e Gorlani, anni ’60: unitamente al tunnel, era previsto un ponte in ferro che collegava il lungolago con il pennello del porto.
Proposta Fattori 1983: insieme allo studio della viabilità era previsto il tracciato del secondo accesso al Centro Storico tramite un ponte in legno.
Studio Arch. Betta, 1987: veniva proposta la riqualificazione di Piazza Carducci con un intervento che prevedeva una nuova pavimentazione a scacchiera con inseriti gli stemmi dei comuni gardesani ed una piacevole gradonata verso il lago.
Concorso Pubblico indetto dall’Amministrazione Comunale, 1992 per la Realizzazione del Piano Particolareggiato n° 1 (da Piazzale Monte Baldo sino ai piedi del Castello): la Ditta Coopsette, che si era classificata al primo posto tra i vari contendenti, proponeva un ponte tra il lungolago e la parte terminale del pennello del porto. Il progetto, però, non si aggiudicò il concorso, in quanto la soluzione complessiva proposta era stata ritenuta inadeguata dalla Commissione.
“Piano delle strategie per lo sviluppo locale…..”, 2004: l’Amministrazione affidava l’incarico allo Studio Agorà con a capo l’Arch. Casolari che unitamente a quella commissionata nel 2006 all’Arch. Benvenuto ed all’Ing. Toniolo, diverrà una specie di “vademecum” per le Amministrazioni Ferrari e Mattinzoli.
Tesi di laurea degli Architetti Manuela Cugini e Myriam Fattori, 2005: il secondo accesso in Centro Storico veniva studiato all’interno della Facoltà di Architettura: la tesi era estremamente interessante in quanto ridefiniva i punti critici del sistema urbano e analizzava l’inserimento di varie tipologie di ponti prima di addivenire ad una propria soluzione.
Questa,in sintesi, è la storia.
Nel 2007, dopo aver avuto modo di apprezzare il lavoro svolto a Zara dall’Arch. Nikola Basic con l’attuazione dell’Organo Marino ed avendo visto realizzato con successo a Salò il pontile tra l’hotel Bellerive e Piazza Serenissima, decisi di aggiornare il mio progetto originario.
Analizzando nuovamente le proposte studiate dai vari progettisti, di cui sopra, e ricordando un piacevole confronto degli anni ’90 con l’allora AD della Società Terme e Grandi Alberghi, il quale riteneva un valore aggiunto poter disporre di un attracco per le eventuali imbarcazioni dei suoi clienti, studiai una nuova soluzione:
- innanzitutto prevedevo di ampliare significativamente la piazza verso il lago, in modo da consentire viste prospettiche precluse al momento dai vari pontili ad uso alberghiero. La piazza terminava con una gradonata sul tipo di quella realizzata dall’Arch. Basic a Zara;
- prevedevo, al contempo, lo spostamento dell’imbarcadero al lato sud della piazza per non frazionare la vista del panorama;
- mantenevo l’originario posizionamento del ponte tra il molo del porto ed il pennello esistenti, in modo tale da consentire l’attracco di alcune imbarcazioni a vela;
- a proseguimento del ponte, studiavo un ulteriore pontile, al largo dell’Hotel Sirmione, con la funzione di collegamento con Piazza Carducci.
Questa soluzione consentiva di garantire la dovuta privacy all’hotel stesso ed un eventuale ormeggio per le imbarcazioni degli ospiti.
Ovviamente mi sarebbe piaciuto che l’Arch Basic realizzasse a Sirmione una variante del Suo Organo Marino.